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Dieta per allergie e intolleranze

L'approccio nutrizionale alle reazioni avverse agli alimenti.

La gestione della dieta per allergie e intolleranze alimentari è particolarmente delicata e richiede la competenza del biologo nutrizionista. Allergie e intolleranze alimentari rientrano fra le reazioni avverse non tossiche agli alimenti e dipendono dalla suscettibilità individuale. Comprendere la differenza tra queste condizioni è fondamentale per una corretta gestione dietetica.

Allergie alimentari: quando il sistema immunitario reagisce.

Dieta per allergie e intolleranze alimentari
Image by Martin Hetto from Pixabay

Le allergie alimentari sono caratterizzate da una risposta immunitaria con produzione di anticorpi specifici (IgE). I sintomi possono manifestarsi rapidamente e variano in gravità. Le allergie alimentari possono manifestarsi anche immediatamente dopo l’ingestione dell’alimento e possono presentare un quadro clinico anche critico.

I sintomi più comuni includono:

  • Prurito e gonfiore alla bocca;
  • Nausea e vomito;
  • Crampi intestinali e gonfiori addominali;
  • Orticaria e asma;
  • Cefalea ed emicrania;
  • Shock anafilattico (nei casi più gravi).

 

Gli alimenti più frequentemente responsabili di allergie sono:

  • Arachidi;
  • Crostacei e molluschi;
  • Grano;
  • Latte;
  • Uova;
  • Soia;
  • Frutta a guscio.

Intolleranze alimentari: reazioni dose-dipendenti.

Intolleranze alimentari
Image by BAO Bao from Pixabay

Le intolleranze alimentari, a differenza delle allergie, non coinvolgono il sistema immunitario e sono dose-dipendenti. Le cause possono variare notevolmente.

Le intolleranze possono derivare da:

  • Difetti enzimatici;
  • Sensibilità a sostanze specifiche (intolleranza farmacologica);
  • Reazioni ad additivi alimentari.

I sintomi più comuni delle intolleranze sono di natura gastrointestinale e possono includere:

  • Crampi addominali;
  • Vomito;
  • Diarrea.

Le  molecole capaci di dar luogo ad intolleranze alimentari sono numerose:

  • Amine vasoattive (istamina, tiramina, feniletilamina), presenti negli scombridi, in pesci di mare non ben refrigerati, in alcuni formaggi, nei vini rossi, nell’estratto di lievito di birra;
  • Caffeina;
  • Capsicina, presente nel peperoncino;
  • Additivi (conservanti, dolcificanti, esaltatori di sapidità), presenti in molte bevande, formaggi, frutta secca, salse e crostacei, carni trattate, dolciumi, ecc.

Gestione della dieta per allergie e intolleranze alimentari: esclusioni e sostituzioni.

In caso di allergie o intolleranze, potrebbe essere necessario escludere alcuni alimenti dalla dieta. L’approccio varia in base alla condizione:

  • Intolleranze: eliminazione temporanea seguita da reintroduzione graduale;
  • Allergie: in genere, l’esclusione permanente dell’alimento allergenico è l’unica soluzione possibile.
 

Tuttavia, l’esclusione di uno o più alimenti dalla propria dieta può rendere necessario attuare una strategia di sostituzione, per non privare l’organismo di alcuni apporti nutrizionale fondamentali. Un biologo nutrizionista è in grado di prevenire questo rischio, creando un piano dietetico equilibrato e personalizzato.

La dott.ssa D’Aleo offre consulenze individuali finalizzate alla corretta gestione della dieta per allergie e intolleranze alimentari, che mirano a:

  1. Identificare gli alimenti problematici;
  2. Creare un piano alimentare su misura, calibrato sul tuo stile di vita;
  3. Suggerire sostituzioni adeguate;
  4. Monitorare il tuo stato nutrizionale.

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